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Capolavoro assoluto della nostra storia letteraria, "I promessi sposi" è allo stesso tempo l'opera in cui Manzoni approda alla fondazione di una lingua nazionale. È evidente, da un'edizione all'altra, la ricerca dell'autore di uno strumento narrativo e colloquiale inteso e condiviso da più di "venticinque lettori", cioè capace di corrispondere alle esigenze comunicative del tempo. Da qui, dopo la prima scelta del toscano letterario tradizionale, l'orientamento sul fiorentino parlato dalle persone colte e la proposta che esso diventasse lingua comune, parlata e scritta, di tutti gli italiani. In questo libro Giovanni Nencioni ha analizzato i diversi registri della lingua e dello stile del grande romanzo, i personaggi principali e alcuni momenti di grande interesse linguistico.